Dott.ssa Alessia Sapei – Osteopata Fisioterapista a Torino

MUSCOLO ILEOPSOAS E MAL DI SCHIENA

Il muscolo ileopsoas si inserisce direttamente sulla spina dorsale, sul bacino e sul femore, ha di conseguenza la potenzialità di influenzare e di essere a sua volta influenzato dalla colonna e dalla pelvi. E’ un muscolo pari e di conseguenza ne abbiamo due. E’ un muscolo posturale ed è stato osservato e dimostrata la sua tendenza ad accorciarsi, creando un aumento della lordosi lombare, riducendo la capacità di estendere la colonna e di inclinare/ruotare lateralmente, e aumentando l’ipermobilità intervertebrale, in particolare nel passaggio dorsolombare e lombare basso (L4). Uno dei compiti principali di questo muscolo è di stabilizzare la zona lombare ogni volta che si alza il ginocchio verso l’alto. E’ anche fondamentale per l’equilibrio del corpo e lo si utilizza quando si eseguono movimenti quali camminare, piegarsi in avanti e lateralmente, passare da seduti in piedi e da sdraiati a seduti, è insomma vitale nella quotidianità. Uno stile di vita sedentario e la mancanza di attività possono portare alla contrattura dello psoas, con conseguente rigidità. Anche alterazioni posturali più globali possono portare a tensioni asimmetriche tra i due muscoli. Quando si è in situazione di sovraccarico o i muscoli sono troppo deboli per gestire lo sforzo imposto si creano degli spasmi e delle micro lesioni, che pur guarendo comportano perdita di elasticità e sovraccarico dei muscoli di compenso, fino ad arrivare alla possibilità di sviluppare ernie del disco.
Il tipico dolore è nella regione lombare che si diffonde verso i glutei, anca e inguine, con maggiore difficoltà nel passare da seduti in piedi e nelle posizioni in stazione eretta mantenute. In fase non acuta può scomparire una volta distesi. In caso di forte contrazione il dolore può irradiare lungo la coscia per interessamento del nervo femorale.
In che modo causa dolore? Il muscolo si contrae, si accorcia e trascina la colonna in una condizione di iperlordosi. Questa postura mette a dura prova i muscoli erettori spinali e le articolazioni intervertebrali, aumentando anche la tensione a livello lombare dove il muscolo ha delle inserzioni. Il muscolo contratto tira e “torce” le vertebre, con compressione di articolazioni e dischi, e degenerazione da usura nel tempo (artrosi delle faccette articolari, discoatrosi, ernie…).
Fondamentale diventa quindi un lavoro preventivo sulla postura, correggere stili di vita inadeguati, associare degli esercizi corretti che allunghino il muscolo e trattare direttamente le zone interessate e il muscolo stesso ad opera dell’osteopata. Non sempre è possibile agire autonomamente con degli esercizi soprattutto se la situazione tende ad essere cronica, ma conviene sottoporsi ad un trattamento, liberare le zone in disfunzione e provvedere poi ad un mantenimento autonomo, così da non stressare le strutture coinvolte.