Dott.ssa Alessia Sapei – Osteopata Fisioterapista a Torino

CONFLITTO SUBACROMIALE O SHOULDER IMPINGEMENT

La sindrome da conflitto subacromiale è una delle più frequenti patologie della spalla e colpisce indifferentemente qualsiasi età. Il complesso sistema articolare della spalla funziona bene se la cuffia dei rotatori (muscoli sovraspinoso, sottospinoso, sottoscapolare e piccolo rotondo) mantiene centrata la testa dell’omero nella glena, cosicchè quando il braccio è elevato sopra la testa, i muscoli deprimono la testa omerale e questa può scivolare sotto un’altra struttura ossea che è l’acromion, un’estensione della scapola. Questo spazio tra testa e acromion è appunto lo spazio subacromiale, che dev’essere abbastanza ampio da consentire lo scorrimento dei tendini della cuffia. Per agevolare lo scorrimento c’è una borsa con fluido viscoso che funge da cuscinetto a tutela dei tendini.
Quando i muscoli non funzionano correttamente la testa dell’omero tende a risalire e schiaccia i tendini, in particolare il sovraspinoso per la sua posizione. Lo schiacciamento può avvenire anche a causa di “becchi” artrosici che si creano sull’acromion e possono irritare il muscolo fino alla lesione.
Le indagini Rx ed ecografiche aiutano nella diagnosi, oltre ad un esame obiettivo con tests specifici e valutazione funzionale/posturale.
In caso di dolore acuto è importante una terapia medica con antidolorifici ed antinfiammatori, ma altrettanto importante è la parte riabilitativa/posturale per evitare la ricomparsa dei sintomi. Nei casi più complessi si può arrivare all’intervento.
I fattori che aumentano il conflitto su cui può agire il fisioterapista/osteopata riducendoli sono:
la postura in rotazione interna e adduzione di spalla, così come la cifosi del dorso
l’iperattività del muscolo trapezio superiore
l’accorciamento del muscolo piccolo pettorale
la rigidità della capsula posteriore
l’articolarità limitata di spalla e scapola
l’attivazione scorretta della muscolatura di spalla e scapola
rigidità di alcuni tratti della colonna (passaggio cervicodorsale, dorsolombare, vertebre dorsali, vertebre cervicali) e di bacino

E’ fondamentale per la riuscita del trattamento che i pazienti eseguano un autotrattamento a domicilio con gli esercizi indicati, in modo tale da “scaricare” correttamente la spalla, rinforzare adeguatamente la muscolatura deficitaria, distendere la muscolatura contratta e mantenere articolarità e postura. Imparare ad usare correttamente la spalla nei gesti della vita quotidiana aiuta a prevenire problematiche future.