Dott.ssa Alessia Sapei – Osteopata Fisioterapista a Torino

Terapia strumentale nel trattamento manuale delle cicatrici

La Tecarterapia e la QMR (Quantum Magnetic Resonance) sono due innovazioni terapeutiche utilizzate nel trattamento manuale delle cicatrici, offrendo benefici significativi per la riabilitazione cutanea. La Tecarterapia sfrutta la radiofrequenza per riscaldare i tessuti profondi, stimolando la produzione di collagene e migliorando l’elasticità cutanea, riducendo così l’aspetto vario delle cicatrici.

La QMR, invece, utilizza campi magnetici pulsati per favorire la rigenerazione tissutale e ridurre l’infiammazione, migliorando l’aspetto estetico e la funzionalità della zona interessata. Entrambe le tecniche, applicate manualmente dai terapisti qualificati, rappresentano un approccio non invasivo e sicuro, rendendo il trattamento delle cicatrici più efficace e meno fastidioso rispetto alle tradizionali metodiche chirurgiche o farmacologiche.

Nel tempo, la Tecarterapia favorisce la produzione di nuovo collagene, contribuendo a migliorare la texture e l’elasticità della pelle, rendendo le cicatrici meno visibili e più integrate con i tessuti circostanti. Inoltre, stimolando il metabolismo cellulare, aiuta a ridurre le tensioni e i depositi di tessuto fibrotico, che spesso causano rigidità e dolore.

La QMR, attraverso i campi magnetici pulsati, favorisce il riassorbimento delle aderenze e la rigenerazione tissutale profonda, migliorando la mobilità e riducendo le restrizioni funzionali.
Un grande beneficio di queste tecniche è il loro ruolo nello scollamento delle aderenze: le cicatrici post-chirurgiche o traumatiche possono causare aderenze fibrotiche che limitano il movimento e causano dolore cronico.

La combinazione di Tecarterapia e QMR permette di sciogliere queste aderenze, ristabilendo la normale mobilità dei tessuti e migliorando la qualità di vita del paziente. A lungo termine, questa terapia contribuisce a un progressivo miglioramento estetico e funzionale, prevenendo recidive e riducendo la necessità di interventi chirurgici invasivi.